lunedì 12 settembre 2016

Interrogazione ristampa testo di Domenico Gaspari. Prefazione Roberto Negro





6 commenti:

  1. Adesso si che il gioco si fa'duro.

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    1. Egregio Sig. Nessuno,
      l'interrogazione da me presentata non è affatto un gioco tantomeno duro o morbido.
      Dal mio punto di vista è una questione seria di pubblica moralità e sono sicuro di non essere il solo a pensarlo.

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  2. Vabbe', visto che ci sono, commento anche io. Tralascio "il gioco si fa duro" perché penso sia un commento inappropriato fatto dai tanti "tiro il sasso e nascondo la mano... Serra purtroppo ne e' piena... Per fortuna che in questo bellissimo paese non ci sia altro da fare che rovesciare le colpe di tutto su almeno 2 o 3 persone... Tra cui una delle più colpite e' proprio la persona citata nell'interrogazione. Rea del fatto di aver portato una mole di cultura che molti dei "sapientoni serrani" se la scordano. Angelo non so se sei a conoscenza che tale personaggio fa parte della Deputazione Storia Patria di Ancona. Sai, la cosa che mi fa rimanere esterrefatto e' il puntualizzare una nota su una ristampa di un libro storico e lasciar passare l'incommensurabile figura di, mi astengo ma si capisce, fatta proprio con il presidente della Deputazione in occasione di un incontro culturale svoltosi nella ormai famosa Sala del Cruciani. In quell'occasione, ne sono successe di belle tanto che uno dei Deputati ha esclamato "certe cose non mi erano accadute da nessuna parte, e di realtà, credimi, ne conosce davvero tante. Non riporto i fatti accaduti solo per dignita'serrana ma ti giuro che c'hanno preso in giro anche i muri, mentre il povero Don Armando penso si sia vergognato molto, tanta fatica per niente. Chiudo dicendo che ognuno PUO' far valere la sua parola, le sue ragioni, i suoi pensieri ma penso che debba allo stesso tempo tener conto che delle volte colpendo una persona chi ci va di mezzo e' una comunità. Spero che riusciate a depennare tutti i libri rimasti... Buon lavoro

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    1. Cristiano,
      grazie per il commento soprattutto perchè è vero, non sei uno di quelli che si nasconde dietro un dito, rispetto a coloro che intervengono in forma anonima con continue scemenze.
      Ho apprezzato, e continuo ad apprezzare, il lavoro pro Serra di chiunque e quindi anche di Roberto Negro, perciò nulla di personale, tanto che gli rinnovo ancora l'augurio di buon lavoro. Ma qui si tratta di una piccola questione che non ha risvolti di nessun tipo se non quello politico. Mi conosci, questa attività politico-amministrativa l'ho svolta da sempre e spesso in solitudine, ho nel tempo sopportato con la mia parte politica infinite vicende di arroganza, supponenza e altre cose del genere da parte di Amministrazioni di Sinistra, dalle quali non prendo proprio alcuna lezione; responsabili tra l'altro, dal mio punto di vista, dello sfascio di questo paese sotto ogni aspetto, anche quello delle normali relazioni tra compaesani.
      La vicenda di cui trattiamo è una caduta di stile dell'Amministrazione di sinistra Cantiani con Roberto Negro assessore, che voglio semplicemente stigmatizzare. Tutto qui. Sempre che il Sindaco accolga la mia richiesta, altrimenti mi accontenterò di aver compiuto il mio dovere protocollando la mia interrogazione a futura memoria.
      Per ciò che riguarda le vicende del Cruciani confesso di non essere a piena conoscenza, ma non mancherà occasione di scambiare in proposito due chiacchiere.

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    2. Cristiano,
      scusami se ritorno sul tema, forse eri giovane, ma ricorderai comunque, altrimenti senti in famiglia, la sbandierata ai quattro venti la cosiddetta “superiorità morale della sinistra”, propagandata per anni e anni con tutti i media e da tutti i compagni in tutt'Italia fino a farti sentire, come avversario politico, un sostenitore dei ladri e dei malfattori. Il tempo come si dice è galantuomo e oggi gli eredi di questi super uomini vengono arrestati o inquisiti non so quanti ogni giorno dell'anno.
      Bene, quel periodo io l'ho vissuto sulla mia pelle, in quanto sempre in prima linea dall'altra parte, ma di queste umiliazioni subite ho una memoria da elefante che non mi permette di chiudere un occhio delle loro nefandezze di ordine morale, piccole o grandi che siano.

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